Brandy

Brandy: Storia, Produzione e Caratteristiche

Il nome "Brandewijn" (vino bruciato) fu coniato dai mercanti olandesi nel XVII secolo. Grazie alla loro potenza commerciale lungo le coste atlantiche, riuscirono a diffondere il Brandy nel Nord Europa. Gli inglesi successivamente abbreviarono il termine in "brandy". Sebbene non ci siano riferimenti precisi sulla sua origine, i primi brandy furono prodotti dagli alchimisti islamici intorno al 1300 durante il califfato degli Omayyadi. Gli spagnoli furono tra i primi europei a produrre questo distillato, con la regione di Jerez, al confine con il Marocco, considerata ancora oggi una delle zone produttrici migliori al mondo.

Un aspetto cruciale nella produzione del Brandy è la qualità del vino di base. Deve essere privo di solfiti o conservanti aggiunti, con basso tenore alcolico, alta acidità e profumo neutrale per evitare eventuali sapori sgradevoli nel prodotto finale. I vini utilizzati possono essere di diversi tipi: bianchi, rossi o rosati. In Italia, il Trebbiano bianco, noto come Ugni Blanc in Francia, è uno dei vini più utilizzati. La produzione del Brandy può avvenire attraverso distillazione discontinua o continua con una bassa colonna di rettifica. L'alcol uscente dalla colonna ha una gradazione di 70 gradi ed è sottoposto a un solo ciclo di lavorazione per preservarne la qualità. Anche se in Italia l'invecchiamento minimo in legno è di un anno, spesso non è specificato sull'etichetta. Tuttavia, i distillati invecchiati solitamente riportano indicazioni come "Contrassegno filigranato" per un invecchiamento di 2-3 anni, "Stravecchio" o "Gran riserva" per oltre 7 anni, o persino il numero esatto di anni o il millesimo della vendemmia su prodotti di pregio.

Brandy: Il Metodo Cryaderas y Solera

Il metodo Cryaderas y Solera è un sistema di invecchiamento del Brandy, ma è utilizzato anche per Rum e vini liquorosi. Questo metodo coinvolge solitamente tre o quattro file di botti sovrapposte. Dopo la distillazione, il liquido viene posto nella cryadera superiore. Nella fila centrale, avvengono i travasi nelle botti destinate alla fila inferiore, la "solera", che è anche un termine utilizzato per descrivere il metodo di invecchiamento riportato sull'etichetta del Brandy. Questo processo, ideato dagli inglesi per garantire una qualità costante, aiuta a mescolare il distillato e a renderlo uniforme e stabile. Sebbene non sia obbligatorio indicare il periodo di invecchiamento del Brandy, il "Consiglio regulador" richiede un minimo di un anno di maturazione nelle botti superiori per il distillato giovane. Le tipologie di invecchiamento più comuni includono il Metodo Soleras con un minimo di un anno di affinamento e il Solera Reserva con una maturazione media di 3 anni, noto per la sua complessità e corposità quando le cryaderas sono datate di parecchi anni.

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